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Arte e cinema: le prospettive per il 2025

Arte e cinema: i film del 2024 e quelli da non perdere nel 2025.

Il 2024 è stato un anno che ha visto molte connessioni tra arte e cinema. I legami multidisciplinari tra le arti pop – musica, cinema, serie TV – e l’arte visiva sono stati innumerevoli. Il 2025 parte già con nuove sorprese.

Pensiamo nel 2024 al cameo della quarta stagione di Emily in Paris – e chissà cosa riserverà Emily durante la nuova stagione romana ! –, ambientato presso la casa di Claude Monet. Abbiamo visto la protagonista alle prese con l’amica gallerista Camille, in barca nello stagno di ninfee di Giverny, il secondo sito più visitato della Normandia. Cosa ci riserva il nuovo anno?

L’arte al cinema: The Brutalist

Il 2025 si apre con i buoni propositi! Regia di Brady Corbet e 215 minuti di film, alias 3 ore e 35 minuti, The Brutalist racconta la storia di un architetto ebreo sopravvissuto all’Olocausto. László Tóth decide di emigrare dall’Ungheria negli Stati Uniti nel 1947. Il protagonista è interpretato da Adrien Brody, celebre per la sua interpretazione ne Il pianista. Il film ha vinto il Golden Globe. L’uscita nelle sale è prevista per il 6 febbraio.

The Gallerist, un film al cinema sul mercato dell’arte con la cantante Charli XCX

La popstar britannica Charli XCX sarà protagonista del prossimo film sul mondo dell’arte The Gallerist, diretto da Cathy Yan. Insieme a lei sono stati chiamati celebri attori e attrici – Natalie Portman, Jenna Ortega, Da’Vine Joy Randolph, Zach Galifianakis, Sterling K. Brown e Catherine Zeta-Jones. Si tratta di una dark comedy sulla scia di altri thriller psicologici che vertono sulla teatralità e la bizzarria di alcune dinamiche del mondo dell’arte, da The Square (2017) a Velvet Buzzsaw (2019). Il film dovrebbe uscire nel 2026!

Tilda Swinton, attrice sensibile all’arte contemporanea

Tilda Swinton è un’attrice audace e sensibile alle tematiche dell’arte visiva, diventata celebre anche per aver interpretato la Strega Bianca della saga Le cronache di Narnia. Più di 10 anni fa era la protagonista di una performance al MoMA di New York: nel 2013, sdraiata all’interno di una teca trasparente, dormiva davanti ai visitatori del museo. Nel 2025 uscirà un film di A24 “Problemista” in cui interpreta una critica d’arte, Elizabeth. Il film è stato scritto, diretto e interpretato da Julio Torres, il comico che ha partecipato al Tonight Show e al Saturday Night Live. Il protagonista prova a navigare il sistema di immigrazione degli Stati Uniti e il mondo dell’arte.

L’arte e la critica d’arte al cinema: Problemista

In sintesi, Elizabeth è una critica d’arte stravagante che promette di sponsorizzare il visto di Alejandro se lui le farà da assistente. La donna vuole organizzare una mostra con le opere del defunto marito e farla approdare in una delle gallerie più rinomate e potenti (Pace, Gagosian), addirittura al Whitney Museum. Peccato che il marito fosse un pittore ossessionato da un unico soggetto: le uova, la mostra si dovrà intitolare “13 uova”. I dipinti in stile realista vedono l’ovale bianco su sfondo ceruleo, stagliato su una tovaglia di percalle o su un abisso profondo. Inoltre, anche la madre di Alejandro sfoggia un estro artistico, sognando plastici architettonici. A inizio film, la visione di una casetta multicolore si materializza per il figlio piccolo.

Wim Wenders e il documentario su Kiefer, L’arte al cinema

Uscito nelle sale italiane ad aprile, è il secondo film del 2024 per Wim Wenders dopo Perfect Days. Il documentario in 3D Anselm è dedicato all’artista di origine ebraica Anselm Kiefer. La decisione di girare insieme il documentario è stata presa 30 anni fa, nel 1991. Il regista tedesco ha sempre sognato di essere un pittore, analogamente l’artista è sempre stato attratto dalla regia cinematografica.
Dopo Pina Bauch (2011), Wenders è tornato a usare il 3D per porre al centro dell’opera di Kiefer gli spettatori e permettergli di apprezzare il più possibile i dettagli degli enormi dipinti.

Tilda Swinton e Wim Wenders

Non stupirà sapere, date le premesse, che Wim Wenders ha diretto un film con Tilda Swinton per Chanel! Per il Métiers d’art Show 2024/25 del brand vediamo l’attrice in Cina, a Hangzhou. Nel corto si vede l’attrice mentre filma i paraventi cinesi antichi di Coromandel. Gabrielle Chanel, in arte Coco, li amava.

https://youtu.be/mwehcPQUC3g?si=CqFQjNyCJnA69bK6

Il ragazzo e l’airone di Hayao Miyazaki

L’Isola dei morti di Arnold Böcklin viene citato direttamente nel manifesto del film animazione di Hayao Miyazaki, uscito in Italia al cinema esattamente un anno fa (gennaio 2024). Per alcune ambientazioni sono evidenti i riferimenti alle piazze vuote e silenziose del fondatore della Metafisica, Giorgio de Chirico. Poi, come ha notato l’esperto di illustrazione Alex Urso, una delle prime sequenze de Il ragazzo e l’airone mostra un enorme edificio in fiamme “con le persone che si dimenano per spegnere l’incendio. Esplicito o meno, il rimando a ‘La città che sale’ di Umberto Boccioni può essere particolarmente loquace.

Una terapia di gruppo, l’arte di Mondrian

La regia è di Paolo Costella, figlio dell’artista Renata Boero. Parte del cast sono Margherita Buy, Claudio Santamaria, Claudio Bisio, Valentina Lodovini, Leo Gassmann.

Già dal manifesto si ricalcano le composizioni di Piet Mondrian, fondatore del movimento De Stijl. Linee verticali e orizzontali, ortogonalità e colori primari alludono all’ossessione per la simmetria di cui soffre una dei 6 personaggi. Liliana, infatti, mette in fila ordinate gli oggetti che ha a tiro, si rifiuta di calpestare le righe delle mattonelle e ripete ogni frase due volte.

I protagonisti sono pazienti che lottano quotidianamente con problematiche psichiatriche: la Sindrome di Tourette, l’aritmomania – la compulsione a contare tutto –, l’ossessione per l’igiene e per la simmetria, la FOMO – ovvero la paura di essere esclusi. Cosicché, il gruppo si ritrova nella sala d’attesa di uno psicologo esperto in disturbi ossessivo-compulsivi, il dottor Stern, che ha dato loro appuntamento alla stessa ora.

The show Maria Montessori 

La Nouvelle Femme o Maria Montessori (2023), scena dal film di Léa Todorov. © Geko Films, Tempesta

Nella prima metà del Novecento Maria Montessori ha fondato una filosofia di apprendimento e un metodo didattico alternativo a quello adottato, all’epoca, nelle scuole. Eppure, il mondo non era pronto per accogliere le sue idee, come non lo era pronto per comprendere l’opera della pittrice Hilma af Klint. Quest’ultima artista non espose mai i suoi lavori in una mostra pubblica, quando era ancora in vita. Perciò, il film mette in relazione le due donne. Come? Includendo in alcune scene diversi dipinti di Hilma af Klint di cui potete vedere una grande retrospettiva al Guggenheim di Bilbao, aperta fino al 2 febbraio 2025.

Lady Gaga “dona” il sorriso di Joker alla Monnalisa

In occasione del film uscito a ottobre 2024 Joker Folie à Deux, Lady Gaga ha pubblicato un nuovo album, Harlequin.

La clip del video musicale di The Joker, la prima canzone che apre l’album, vede la popstar aggirarsi per le sale del Museo Louvre (in particolare nella sezione italiana), finché non si ferma, incantata, innanzi alla Monnalisa di Leonardo Da Vinci. A quel punto, decide di rimarcare il sorriso della Gioconda. Come? Tracciando con il rossetto, sul vetro che protegge il dipinto, una nuova smorfia “alla Joker”. Atto che ricorda le proteste e le azioni di molti attivisti contro il cambiamento climatico.

Joker Folie à Deux x Louvre | Lady Gaga, Mona Lisa

Furiosa: A Mad Max Saga

Furiosa: A Mad Max Saga di George Miller è il prequel/spin-off steampunk di Mad Max: Fury Road (2015). Il film presenta un dipinto con un linguaggio visivo nettamente opposto al resto del film: La tela preraffaellita Ila e le ninfe (1896) di John William Waterhouse. La scena raffigura diverse Naiadi che fanno il bagno tra ninfee bianche. Le ninfe cercano di sedurre Ila, scudiero e amante di Eracle nel poema Le Argonautiche di Apollonio Rodio


La Chimera (2023) 


Con la regia di Alice Rohrwacher, La Chimera ha vinto numerosi premi. Il film è ambientato negli anni Ottanta, nel mondo clandestino dei “tombaroli”, del traffico illecito di reperti archeologici. Un giovane archeologo inglese (Josh O’Connor) ha una capacità soprannaturale. Riesce a individuare il punto esatto in cui si celano tesori antichi. L’apice del film coincide con la scoperta di un santuario di una divinità etrusca. All’interno, spicca così la scultura della dea degli animali. Le sue fattezze sono state immaginate da Fabian Negrin. Il medesimo ha disegnato anche la locandina con la carta dei tarocchi dell’Appeso. Quando viene profanata una tomba antica, gli affreschi cambiano colore. Inoltre, il protagonista osserva il cielo per interpretare il volo degli uccelli come facevano gli àuguri. “Spartaco” si cela dietro all’impresa criminale. Veste i suoi panni la sorella della regista, Alba Rohrwacher. L’abbiamo apprezzata ultimamente nel ruolo di Lenù adulta in L’amica geniale.

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