Nel 2024, il mercato svizzero dell’arte ha registrato una crescita straordinaria, distinguendosi nel panorama globale con un incremento dell’80% rispetto all’anno precedente.
Con un fatturato totale di 221,6 milioni di dollari, la Svizzera si è posizionata al sesto posto nel ranking mondiale delle aste d’arte, superando l’Italia e avvicinandosi alla Germania.
Artprice ha pubblicato un report molto dettagliato sul mercato dell’arte nel 2024 e parlando specificatamente dei numeri della Svizzera.
L’effetto Kornfeld: Berna al centro del mercato svizzero
Gran parte del successo svizzero è stato trainato dalla vendita delle opere appartenute a Eberhard W. Kornfeld, storico mercante d’arte e collezionista. E’ noto per la sua collaborazione con artisti come Pablo Picasso e Marc Chagall.
La Galerie Kornfeld di Berna ha realizzato alcune delle vendite più significative dell’anno, con opere di grandi maestri come Edgar Degas, Camille Pissarro, Henri Matisse, Georges Seurat e Alberto Giacometti.
Berna si è affermata come la capitale del mercato svizzero dell’arte, totalizzando il 57% del fatturato nazionale. Le aste tenute nella città hanno attirato un numero crescente di collezionisti internazionali, confermando la Svizzera come una piazza sempre più influente nel mercato europeo.
Zurigo e le aste milionarie: Hodler e Giacometti in vetta
Se Berna ha trainato il mercato con la collezione Kornfeld, Zurigo ha ospitato alcune delle vendite più rilevanti dell’anno. La casa d’aste Koller ha segnato il prezzo più alto dell’anno in Svizzera con la vendita di un dipinto di Ferdinand Hodler per 7,26 milioni di dollari.
Questo risultato ha consolidato Hodler come uno degli artisti svizzeri più richiesti sul mercato.
Anche Alberto Giacometti ha dominato le aste svizzere, con tre opere che hanno superato la soglia dei 5 milioni di dollari:
- Stèle III venduta per 8,18 milioni di dollari;
- L’Atelier battuta per 6,37 milioni;
- Femme assise [Aika] acquistata per 5,72 milioni.
Questi risultati hanno confermato l’attrattività delle opere degli artisti svizzeri storici, con un forte interesse da parte di collezionisti asiatici e nordamericani.
Le piazze emergenti: Basilea e Ginevra
Oltre ai poli consolidati di Berna e Zurigo, altre città svizzere stanno guadagnando spazio nel mercato dell’arte. Nel 2024, Basilea ha rappresentato il 6% del fatturato nazionale, mentre Ginevra ha contribuito con il 5%.
Queste due città si stanno affermando come hub per aste di arte contemporanea e arte asiatica, attirando collezionisti e investitori da tutto il mondo.
Un mercato svizzero d’arte in espansione: numeri e prospettive
Con il 2,2% del mercato globale dell’arte, la Svizzera si conferma una delle nazioni più dinamiche nel settore delle aste. La crescita del mercato svizzero è stata spinta da diversi fattori:
- L’aumento delle transazioni d’arte di fascia medio-alta, con un incremento del 45% nelle vendite tra 500.000 e 5 milioni di dollari;
- Il consolidamento di Galerie Kornfeld e Koller come case d’asta di riferimento a livello europeo;
- L’espansione della clientela internazionale, con un aumento del 30% di acquirenti provenienti da Asia e Medio Oriente.
Guardando al futuro, il mercato svizzero dell’arte sembra destinato a mantenere la sua traiettoria di crescita, grazie alla forte domanda di opere di maestri storici e all’espansione delle vendite di arte contemporanea.
Con Berna e Zurigo in prima linea e nuove piazze emergenti come Basilea e Ginevra, la Svizzera si conferma un punto di riferimento sempre più solido nel panorama artistico globale.

Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin.
Precedentemente è stata un’autrice di diversi magazine crypto all’estero e CMO di Eidoo. Oggi è anche co-founder e direttrice di Econique e della rivista Cryptonomist. E’ stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes.
Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro “NFT: la guida completa’” edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.