Intervista al duo più famoso della crypto art Hackatao per scoprire cosa si cela dietro le loro opere d’arte, che in realtà vanno ben oltre il mondo degli NFT.
Come è nato il vostro progetto artistico e quali sono le principali ispirazioni dietro il vostro lavoro?
Hackatao è nato nel 2007 quando abbiamo unito i nostri due mondi creativi in uno solo. Un connubio tra lo stile flat e pop di N e il flux of consciousness dei disegni in bianco e nero di S, che da allora continuiamo a esplorare insieme. Amiamo immergerci nelle ispirazioni storiche, conducendo ricerche approfondite su ogni tema che affrontiamo nelle nostre opere e poi mescolarle con i temi pop della cultura che viviamo.
Il nostro obiettivo è continuare a esplorare, aborriamo la ripetizione perpetua di ciò che è già stato fatto, il nostro input creativo è quello di spingere i confini dell’arte verso sempre nuove frontiere.
Abbiamo iniziato nel mondo dell’arte fisica, con dipinti e sculture, ma con un approccio da subito orientato al digitale (è che all’epoca la società e il mercato dell’arte non erano ancora pronti). Poi, con l’arrivo della blockchain siamo stati liberi di esplorare un nuovo modo di fare arte, e siamo tra i pionieri OG nello spazio della crypto art.
Il vostro stile è unico e immediatamente riconoscibile. Come si è evoluto nel tempo?
Il Tao, nel suo intrinseco dualismo, tra caos e ordine, esprime la nostra evoluzione: siamo opposti, eppure due anime che si congiungono in un’unica natura. Ogni nuova esplorazione artistica, attraverso medium e tecnologie diverse, ci permette di ritrovare una parte di noi, rimanendo sempre fedeli alla nostra cifra stilistica.
Il digitale è parte integrante del vostro lavoro. Come integrate la tecnologia, e in particolare la blockchain, nella vostra arte?
La tecnologia e la blockchain sono sempre presenti nella nostra arte, sia attraverso le tecniche digitali che abbiamo utilizzato congiunte alle prime opere fisiche, come l’AR, sia attraverso l’esplorazione di nuovi mondi come VR, il lato artistico dei PFP, gli algoritmi generativi…
La tecnologia ci ha permesso di realizzare i nostri sogni in tempo reale. Fin da prima di mintare la nostra prima opera d’arte GirlNextDoor su SuperRare agli inizi del 2018, collaboriamo con sviluppatori, piattaforme, altri artisti e la nostra community, per creare questo nuovo regno,
insieme.
Come valutate l’evoluzione del mercato NFT e il suo impatto sull’arte contemporanea?
La rapida ascesa degli NFT ha stravolto il panorama dell’arte, restando per il momento un mondo parallelo che non si è ancora intersecato al 100% con quello più tradizionale. Ma nonostante inverni e primavere, siamo fiduciosi che avrà un impatto ancora maggiore in futuro.
Predirne ora la forma con certezza sarebbe un po’ azzardato ma noi continuiamo a crederci.
Che tipo di collezionisti si avvicinano alle vostre opere digitali e non? Sono diversi rispetto a quelli del mercato dell’arte tradizionale?
I nostri collezionisti provengono da ogni angolo del mondo. Il bello della community Web3 è che ti consente di arrivare in maniera immediata in qualunque continente e dialogare con chiunque, in modo democratico e decentralizzato.
Inizialmente i collezionisti crypto e quelli del mercato fisico erano molto diversi. Quelli tradizionali comprano principalmente spinti da un sentimento di innamoramento verso l’opera, con la visione di possederla per sempre; mentre quelli crypto sono collezionisti molto più dinamici.
La compra/vendita, il secondary market sono concetti alla base del ascesa di questo mondo che vedeva l’arte NFT più come asset scambiabile. Ma non amiamo generalizzare. E il bello della nostra community è proprio la loro fedeltà alla nostra arte. Usciti dagli anni di boom del mondo crypto notiamo un collezionismo più consapevole e più phygital nella sua essenza.
I nostri collezionisti digitali cercano aste per accaparrarsi le nostre prime sculture fisiche, o bramano le stampe delle nostre opere generative. Noi in primis, come collezionisti di opere crypto, siamo fedeli alla nostra collezione di grandi artisti e amici del mondo web3, e non siamo
interessati a venderla.
Avete collaborato con artisti o progetti di altre discipline. Quanto sono importanti per voi queste contaminazioni?
Guardare oltre i confini del proprio ambito creativo è per noi essenziale, e sempre molto stimolante: ci permette di scoprire, riflettere, apprezzare, imparare e collaborare con nuovi linguaggi ed espressioni artistiche.
Abbiamo collaborato con una moltitudine di grandi artisti in ambiti diversi, come le leggende della musica Blondie per il nostro progetto Hack The Borders; abbiamo realizzato opere d’arte straordinarie con il grande José Delbo, ci siamo sfidati a lavorare sui capolavori dei grandi maestri della storia dell’arte, come nel caso di Hack of a Bear, un’opera che ha dato nuova vita digitale alla Testa di Orso di Leonardo da Vinci, così come con Beyond the Void in dialogo con una tela sette tagli di Fontana. La lista è lunga, e siamo profondamente grati a tutti coloro che ci hanno arricchiti artisticamente e umanamente.
Spesso le vostre opere trattano temi come la sostenibilità, la psicologia e
il sociale. Qual è il messaggio che volete trasmettere?
Il nostro lavoro intreccia molteplici riflessioni, ma la libertà di espressione e la decentralizzazione sono due costanti fondamentali nel nostro pensiero. Ci affascinano e ci spingono a esplorarli in modo personale, offrendo nuovi spunti di lettura su cui riflettere.
Ogni opera racchiude diversi livelli di significato, toccando aspetti sociali, culturali e storici che ci coinvolgono profondamente. Solo uno sguardo attento, capace di immergersi nei dettagli, può cogliere appieno le sfumature nascoste, aprendo la porta a nuovi mondi e stimolando ulteriori approfondimenti su questi temi.
Quali sono i vostri prossimi progetti artistici?
Abbiamo recentemente lanciato una collaborazione con le Poste Austriache, un’edizione limitata di francobolli fisici + digitali Crypto stamp art. Un progetto che ci ha appassionato e permesso di esplorare nuove dinamiche, facendo educational anche a collezionisti provenienti più dal mondo fisico e lavorando con un’istituzione.
Ogni nostro progetto è studiato profondamente e necessita mesi, se non anni di realizzazione. Tra i nostri progetti futuri ci sono, come sempre, nuove esplorazioni di universi artistici differenti. In questo 2025 dovremmo essere pronti per rilasciare: una serie di cortometraggi animati basata su i nostri Queens+Kings, che prenderanno vita come protagonisti dei vari
episodi. E un nuovo progetto di arte generativa, collegato anche a delle sculture fisiche.

Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin.
Precedentemente è stata un’autrice di diversi magazine crypto all’estero e CMO di Eidoo. Oggi è anche co-founder e direttrice di Econique e della rivista Cryptonomist. E’ stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes.
Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro “NFT: la guida completa’” edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.