Il 2024 si è chiuso con cambiamenti significativi nel mercato dell’arte globale, segnando nuovi record, cali inattesi e tendenze emergenti che promettono di influenzare il 2025.
Magritte supera Picasso: un nuovo re all’asta
René Magritte è ufficialmente il nuovo sovrano del mercato delle aste. Con un totale di $312,3 milioni di vendite nel 2024, il surrealista belga ha superato Pablo Picasso, storico leader della classifica. Il dato è trainato in particolare dalla vendita di Empire of Light (1954) per $121 milioni da Christie’s, la singola opera più costosa dell’anno.
Magritte, esponente di spicco del Surrealismo, ha guadagnato crescente rilevanza negli ultimi anni. Nato in Belgio nel 1898, il suo stile distintivo unisce elementi onirici a una rappresentazione dettagliata della realtà, che continua ad affascinare collezionisti e critici.
La recente ascesa dei suoi lavori nel mercato riflette una rinnovata attenzione per il Surrealismo, grazie anche a mostre e retrospettive internazionali che ne hanno sottolineato l’influenza.
Il crollo di Picasso: cosa sta succedendo?
Se Magritte è cresciuto, Picasso ha visto una contrazione significativa. Le sue vendite all’asta sono scese del 63% rispetto al 2023, raggiungendo solo $221,6 milioni, il dato più basso dal 2009.
Secondo David Nahmad, uno dei maggiori collezionisti di Picasso, il problema non risiede nel valore delle opere, ma nella scarsità di pezzi di alta qualità sul mercato.
“I prezzi dipendono dalla disponibilità. Non ci sono stati grandi Picasso in asta quest’anno,” ha dichiarato Nahmad. Infatti, il prezzo medio per lotto è sceso da $218.215 a $85.833.
L’opera più costosa di Picasso nel 2024 è stata La Statuaire (1925), venduta per $24,8 milioni, ben lontano dai $139,4 milioni raggiunti da Femme à la Montre nel 2023.
Questo declino potrebbe riflettere un cambio di preferenze tra i collezionisti, che ora sembrano orientarsi verso artisti meno prolifici e opere di più rara disponibilità.
Monet e Carrington: altri protagonisti delle aste
Claude Monet ha guadagnato la seconda posizione nella classifica degli artisti più venduti nel 2024, con un totale di $293,4 milioni, in aumento rispetto ai $197,2 milioni del 2023. Le sue opere impressioniste, simbolo di una rivoluzione artistica di fine Ottocento, restano tra le più amate e ricercate, soprattutto nei mercati asiatici e statunitensi.
Un altro successo è stato registrato da Leonora Carrington, che ha visto un balzo significativo: dai $3 milioni del 2023 ai $53,6 milioni del 2024, grazie a vendite record come Les Distractions de Dagobert (1945), battuto per $28,5 milioni.
Carrington, figura chiave del Surrealismo, sta finalmente ricevendo il riconoscimento che merita, anche grazie all’interesse per artiste donne e tematiche legate all’immaginazione e alla spiritualità.
L’arte cinese: crisi del mercato nel 2024
Gli artisti cinesi hanno subito un duro colpo nel 2024. Zhang Daqian, secondo nella classifica del 2023, è sceso di undici posizioni, registrando solo $75,9 milioni in vendite rispetto ai $285,9 milioni dell’anno precedente.
Anche artisti contemporanei come Liu Ye hanno visto crollare le loro entrate: le sue vendite sono passate da $43,5 milioni a $8,7 milioni.
Questo calo riflette una più ampia contrazione della domanda per l’arte cinese, forse legata a incertezze economiche e a una minore presenza di opere rilevanti nelle aste internazionali. Tuttavia, esperti sottolineano che l’arte cinese contemporanea potrebbe riprendersi nel medio termine grazie a un crescente interesse per l’arte asiatica nei mercati globali.
Le sfide future del mercato dell’arte vs il 2024
Il mercato dell’arte sta affrontando numerose sfide, tra cui l’incertezza economica globale, la crescente competizione per le opere più prestigiose e un panorama sempre più orientato verso le vendite private. L’ascesa delle piattaforme digitali e dei collezionisti più giovani sta cambiando il modo in cui l’arte viene acquistata e venduta, favorendo mercati online e transazioni dirette.
Inoltre, la sostenibilità e l’accessibilità saranno temi centrali nel 2025, con una maggiore attenzione verso artisti emergenti e opere che riflettono le sfide sociali e ambientali del nostro tempo.
Vendite private: il caso Basquiat nel 2024
Le vendite private stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nel mercato dell’arte. Un esempio emblematico è la presunta vendita di Baptisimal (1982) di Jean-Michel Basquiat, acquistato privatamente per $130 milioni.
L’opera apparteneva al celebre stilista Valentino Garavani e potrebbe essere stata gestita da Christie’s, che nel 2024 ha registrato $1,5 miliardi di vendite private, con un incremento del 41% rispetto al 2023.
All’asta, Basquiat ha raggiunto il quarto posto nella classifica generale con $184,7 milioni, un calo del 23% rispetto all’anno precedente. La sua opera più costosa è stata venduta per $46,5 milioni.

Social media manager presso The Cryptonomist