La “Degenerate Art” (Entartete Kunst) è un termine coniato dal regime nazista per denigrare l’arte moderna e d’avanguardia, considerata contraria ai valori della Germania dell”epoca.
Questa etichetta fu applicata a movimenti come l’espressionismo, il dadaismo, il surrealismo e il cubismo. Nonostante la repressione, molte di queste opere hanno acquisito un valore storico e finanziario straordinario, rendendole oggi tra le più ricercate nel mercato dell’arte.
Origine e Contesto Storico
Nel 1937, il regime nazista organizzò la mostra “Entartete Kunst” a Monaco di Baviera, esponendo oltre 650 opere di artisti come Paul Klee, Wassily Kandinsky, Otto Dix ed Emil Nolde, con l’intento di ridicolizzarle.
Molte opere furono distrutte, altre vendute a collezionisti stranieri o trafugate. Questo evento segnò un periodo buio per l’arte moderna in Germania, ma paradossalmente contribuì ad accrescere l’interesse internazionale per questi artisti.
Il Mercato della Degenerate Art
Oggi le opere etichettate come “degenerate” hanno un valore altissimo, sia per il loro significato storico che per la loro qualità artistica. Il mercato si articola su tre principali direttrici:
- Aste e Gallerie: Case d’asta come Sotheby’s e Christie’s hanno venduto opere di artisti perseguitati dal nazismo per cifre record. Ad esempio, un dipinto di Max Beckmann, il cui lavoro fu censurato dai nazisti, è stato battuto all’asta per oltre 20 milioni di dollari.
- Recupero e Restituzione: Molte opere confiscate durante il nazismo sono al centro di dispute legali tra musei e gli eredi dei legittimi proprietari. La restituzione di queste opere ha portato a un’impennata nel loro valore di mercato.
- Collezionismo Privato e Museale: Musei come il MoMA e la Tate Gallery ospitano ampie collezioni di artisti bollati come “degenerati”, aumentando così il loro prestigio e valore.
Nel gennaio 2024 è stato ritrovato il “Ritratto della signorina Lieser” di Gustav Klimt, realizzato nel 1917 e ritenuto perduto per decenni. L’opera è stata venduta all’asta il 24 aprile 2024 per 30 milioni di euro dalla casa d’aste im Kinsky.
Fattori che Influenzano il valore della Degenerate Art
Il prezzo delle opere di Degenerate Art è determinato da vari fattori:
- Rarità: Molte opere furono distrutte, quindi quelle rimaste sono estremamente preziose.
- Provenienza: Il tracciamento della proprietà di un’opera (provenance) è essenziale per garantirne l’autenticità e il valore.
- Importanza storica: La connessione con la censura nazista ha reso queste opere simboli di resistenza culturale.
- Domanda del mercato: Con l’aumento dell’interesse per l’arte del XX secolo, il valore di queste opere continua a crescere.
L’arte etichettata come “degenerate” dai nazisti è oggi riconosciuta come uno dei momenti più alti della creatività del XX secolo. Non solo ha resistito alla censura, ma ha prosperato nel mercato internazionale, diventando un elemento fondamentale per il collezionismo e l’investimento artistico.

Esperta di digital marketing, Amelia inizia a lavorare nel settore fintech nel 2014 dopo aver scritto la sua tesi di laurea sulla tecnologia Bitcoin.
Precedentemente è stata un’autrice di diversi magazine crypto all’estero e CMO di Eidoo. Oggi è anche co-founder e direttrice di Econique e della rivista Cryptonomist. E’ stata nominata una delle 30 under 30 secondo Forbes.
Oggi Amelia è anche insegnante di marketing presso Digital Coach e ha pubblicato un libro “NFT: la guida completa’” edito Mondadori. Inoltre è co-founder del progetto NFT chiamati The NFT Magazine, oltre ad aiutare artisti e aziende ad entrare nel settore. Come advisor, Amelia è anche coinvolta in progetti sul metaverso come The Nemesis e OVER.